Al-Samh ibn Malik al-Khawlani
Al-Samh ibn Malik al-Khawlani | |
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Wali di al-Andalus | |
Durata mandato | 719 – 721 |
Capo di Stato | Califfato omayyade: Omar II ibn 'Abd al-'Aziz Yazid II ibn 'Abd al-Malik |
Predecessore | Al-Hurr ibn Abd al-Rahman al-Thaqafi |
Successore | ʿAbd al-Raḥmān ibn ʿAbd Allāh al-Ghāfiqī |
Al-Samḥ ibn Mālik al-Khawlānī (in arabo السمح بن مالك الخولاني?; ... – Tolosa, 10 giugno 721) fu Wali di al-Andalus dal 719 al 721.
Origine
Il Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia, riporta che Al-Samh era figlio di Malik al-Khawlani[1], di cui non si conoscono gli ascendenti, come conferma anche la Histoire de la conquête de l'Espagne par les Musulmans[2].
Biografia
Nella primavera del 719 al-Ḥurr, che si era contraddistinto per una politica assai dura verso i suoi sudditi, fu sostituito dal nuovo wālī, al-Samḥ b. Mālik al-Khawlānī, arrivato da Damasco, dopo aver ricevuto la nomina dal nuovo wali di Ifriqiya, Ismail ibn Abd Allah ibn Abi al-Muhajir[2], approvata dal califfo omayyade ʿUmar ibn ʿAbd al-ʿAzīz (717-720); anzi secondo Spagna musulmana e Portogallo al-Samh era stato designato direttamente dal califfo Omar II, nel 718[3].
Il mandato di Al-Samh era di redistribuire le forze mussulmane nella penisola iberica e di inviare a Damasco, la esatta situazione delle sue forze e delle città sotto il loro dominio[4].
Anche la Ajbar Machmuâ: crónica anónima riporta la designazione di al-Samḥ e ricorda che fece ricostruire nella capitale, Cordova, il ponte sul Guadalquivir[5], come riporta anche la Histoire de l'Afrique et de l'Espagne[6].
Secondo una leggenda, nel 718 Pelagio avrebbe guidato una prima rivolta per vendicare la violenza fatta dal governatore Munuza a sua sorella, Ormesinda, e come narra la Cronaca di Alfonso III continuava ad incitare alla rivolta[7], che Al-Samh ibn Malik al-Khawlani, secondo EL FIN DE LOS VISIGODOS, non prese in seria considerazione[8].
Secondo La dinámica política, a metà del 719, al-Samḥ attraversò i Pirenei (già attraversati al-Ḥurr ibn ʿAbd al-Raḥmān al-Thaqafī) e portò a termine la conquista della Settimania[9].
Infine attaccò Narbona che resistette. Il wālī passò l'inverno in Settimania, e, nel 720, i Musulmani del Wālī di al-Andalus, Al-Samh ibn Malik al-Khawlani, posero l'assedio a Narbona, che in quello stesso anno fu occupata dai Mori[9]. Tutti i difensori furono passati per le armi, mentre le donne ed i bambini furono inviati in al-Andalus[10] e posta una guarnigione nella città, Narbona divenne la base delle successive operazioni militari[11].
Tra il 720 ed il 721, anche il resto della Settimania fu completamente sottomessa dai Mori e unita ad al-Andalus, ed il Wali, Al-Samh ibn Malik al-Khawlani, entrò in territorio franco, dove perse la vita, all'assedio di Tolosa[9].
Nel 721, al-Samḥ partì da Narbona con destinazione Carcassonne (anche negli Annales Francorum Ludovici Dufour sono confermate le sue diverse invasioni della Gallia[12]). Ma, alla vista delle sue possenti mura, passò oltre, invadendo l'Aquitania[10]; quindi si diresse su Tolosa, a cui pose l'assedio[10], ma all'improvviso piombò sugli assedianti il duca Oddone d'Aquitania, con le sue truppe ed i cavalieri di Neustria, che il 10 giugno 721 (Battaglia di Tolosa) sbaragliò l'esercito di al-Samh che nel combattimento perse la vita, come riporta lo storico C.H. Becker[13].
I saraceni si diedero alla fuga e molti di loro morirono[10], liberando così l'Aquitania dall'occupazione musulmana[14].
I soldati, alla morte di al-Samḥ, proclamarono sul campo di battaglia stesso il nuovo Wālī di al-Andalus: il generale ʿAbd al-Raḥmān ibn ʿAbd Allāh al-Ghāfiqī.
Note
- ^ (ES) #ES Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia - Al-Samh b. Malik Al-Jawlaní
- ^ a b (ES) #ES Histoire de la conquête de l'Espagne par les Musulmans, pag. 13
- ^ (EN) #ES Spagna musulmana e Portogallo, pag 20
- ^ (ES) #ES Histoire de la conquête de l'Espagne par les Musulmans, pag. 14
- ^ (ES) #ES Ajbar Machmuâ: crónica anónima, pag. 35
- ^ (FR) #ES Histoire de l'Afrique et de l'Espagne, pag. 35
- ^ (LA) #ES Cronaca di Alfonso III, pagg 18 e 19
- ^ (ES) #ES EL FIN DE LOS VISIGODOS, anno 719
- ^ a b c (ES) #ES La dinámica política, pag. 284
- ^ a b c d (LA) #ES MGH SS 1, Chronicon Moissiacensis, p. 290 38-44
- ^ C.H. Becker, L'espansione dei saraceni in Africa e in Europa, in "Storia del mondo medievale", vol. II, 1999, pag. 78
- ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius: Annales Francorum Ludovici Dufour , pag 699 col 1 A
- ^ C.H. Becker, "L'espansione dei saraceni in Africa e in Europa", in "Storia del mondo medievale", vol. II, 1999, pagg. 78 e 79
- ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius: Ex Heridanni monachi S. Galli , pag 316 d
Bibliografia
Fonti primarie
- (LA) Monumenta Germaniae historica, tomus I: Chronicon Moissiacensis.
- (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius.
- (FR) Histoire de la conquête de l'Espagne par les Musulmans
- (FR) #ES Histoire de l'Afrique et de l'Espagne
- (ES) Ajbar Machmuâ: crónica anónima
- (EN) muslim spain and portugal
Letteratura storiografica
- C.H. Becker, L'espansione dei saraceni in Africa e in Europa, in Storia del mondo medievale, vol. II, Garzanti, 1999, pp. 70–96.
- (ES) #ES EL FIN DE LOS VISIGODOS
- (ES) La dinámica política
- (LA) #ES Cronica Alfonso III.
Voci correlate
- Storia dell'Islam
- Maometto
- Mecca
- Omayyadi
- Wali di al-Andalus
- Emiri di al-Andalus
- Lista dei monarchi delle Asturie
- Tabella cronologica dei regni della Penisola iberica
- ˁAlī ibn Abī Tālib
- Califfo
- Abbasidi
- Fatimidi
- al-Andalus
- Cupola della roccia architettura
Collegamenti esterni
- (ES) Al-Samh ibn Malik al-Khawlani, in Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia.
- (EN) Foundation for Medieval Genealogy: WALI of al-ANDALUS - al-SAMH
Predecessore | Wālī di al-Andalus | Successore |
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al-Ḥurr ibn ʿAbd al-Raḥmān al-Thaqafī | 719– 721 | ʿAbd al-Raḥmān ibn ʿAbd Allāh al-Ghāfiqī |