Amministrazione apostolica dell'Uzbekistan

Amministrazione apostolica dell'Uzbekistan
Administratio Apostolica Usbekistaniana
Chiesa latina
 
Mappa della diocesi
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
 
Amministratore apostolicoJerzy Maculewicz, O.F.M.Conv.
Presbiteri9, tutti regolari
447 battezzati per presbitero
Religiosi14 uomini, 18 donne
 
Abitanti34.933.958
Battezzati4.024 (0,0% del totale)
StatoUzbekistan
Superficie447.400 km²
Parrocchie5
 
Erezione1º aprile 2005
Ritoromano
CattedraleSacro Cuore
Santi patroniSan Giovanni Paolo II
Indirizzo80/1 Maxtumquli str., 100047 Taškent, Uzbekistan
Dati dall'Annuario pontificio 2023 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Uzbekistan
Manuale

L'amministrazione apostolica dell'Uzbekistan (in latino Administratio Apostolica Usbekistaniana) è una sede della Chiesa cattolica immediatamente soggetta alla Santa Sede. Nel 2022 contava 4.024 battezzati su 34.933.958 abitanti. È retta dal vescovo Jerzy Maculewicz, O.F.M.Conv.

Territorio

L'amministrazione apostolica si estende sull'intero territorio dell'Uzbekistan, nell'Asia centrale.

Sede dell'amministrazione apostolica è la capitale Tashkent, dove si trova la cattedrale del Sacro Cuore.

Il territorio è suddiviso in 5 parrocchie: la cattedrale del Sacro Cuore a Tashkent, la chiesa di Sant'Andrea a Bukhara, la chiesa di Santa Maria a Ferghana, la chiesa di San Giovanni Battista a Samarcanda e la chiesa di Nostra Signora, Madre di Misericordia a Urgench.

Storia

Una prima significativa presenza cattolica nella regione che oggi corrisponde all'Uzbekistan risale al basso medioevo, quando, in seguito allo sviluppo dei rapporti tra l'Europa e l'impero mongolo (Khanato Chagatai), sorsero diversi monasteri francescani e domenicani. In questo periodo fu eretta anche una diocesi cattolica, la diocesi di Samarcanda, attiva nella prima metà circa del XIV secolo.[1]

Le missioni cattoliche furono poi interrotte per diversi secoli. Solo tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, è documentata la presenza di fedeli cattolici, per lo più europei che abitavano la regione e che comprendevano esuli, militari dell'esercito zarista, prigionieri di guerra e rifugiati. La prima cappella cattolica fu aperta a Tashkent tra il 1883 e il 1885. Ma fu soprattutto grazie all'opera del sacerdote lituano padre Justinas Bonaventūra Pranaitis, che il cattolicesimo poté radicarsi in Uzbekistan: a lui si deve la costruzione di diverse chiese, a Aşgabat (Turkmenistan), Kyzyl-Arvat (Turkmenistan), Fergana e Samarcanda (Uzbekistan). Con l'avvento del regime sovietico e le repressioni staliniane degli Anni Trenta, tutte le chiese furono chiuse o distrutte; il parroco di origine bielorussa Iosif Savinskij fu fucilato come reazionario il 26 dicembre 1937.[1][2]

Dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica e la nascita della repubblica indipendente dell'Uzbekistan, poterono riprendere le missioni cattoliche nel paese, anche grazie all'instaurarsi di relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e il paese dell'Asia centrale nel 1992. L'anno prima i francescani conventuali polacchi decisero di aprire la missione in Uzbekistan, venendo in aiuto dell'unico prete cattolico presente sul territorio.[1][3] Contestualmente le comunità cattoliche del paese furono affidate alla cura pastorale degli amministratori apostolici di Karaganda.[4]

La missione sui iuris fu eretta il 29 settembre 1997, ricavandone il territorio dall'amministrazione apostolica di Karaganda dei Latini (oggi diocesi di Karaganda).

Il 1º aprile 2005 la missione sui iuris è stata elevata ad amministrazione apostolica con la bolla Totius dominici gregis di papa Giovanni Paolo II.

Il 9 agosto 2013 la Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti ha confermato san Giovanni Paolo II patrono principale dell'amministrazione apostolica.[5]

Cronotassi dei vescovi

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche

L'amministrazione apostolica nel 2022 su una popolazione di 34.933.958 persone contava 4.024 battezzati, corrispondenti allo 0,0% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1999 3.500 23.000.000 0,0 4 4 875 5 4 6
2000 2.800 23.000.000 0,0 5 1 4 560 5 4 3
2001 3.000 23.000.000 0,0 9 2 7 333 9 8 3
2002 3.000 25.000.000 0,0 9 2 7 333 9 8 5
2003 4.000 25.000.000 0,0 8 8 500 10 9 5
2005 4.000 25.000.000 0,0 9 9 444 12 9 5
2007 4.000 26.339.000 0,0 9 9 444 11 9 5
2010 3.500 28.000.000 0,0 9 1 8 388 10 9 5
2014 3.500 30.183.000 0,0 9 2 7 388 9 9 5
2017 3.039 31.318.039 0,0 7 1 6 434 8 8 5
2020 3.098 31.867.000 0,0 8 8 387 12 10 5
2022 4.024 34.933.958 0,0 9 9 447 14 18 5

Note

  1. ^ a b c (RU) Из истории католичества в Узбекистане, catholic.uz
  2. ^ (RU) Iosif Savinskij
  3. ^ Uzbekistan: 30° anniversario della missione OFMConv, www.ofmconv.net
  4. ^ (LA) Bolla Cum propter populorum, su vatican.va.
  5. ^ Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, decreto 9 agosto 2013, Prot. 698/12/L, vedi Notitiae, 2014, nn. 569-570, p. 48

Bibliografia

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Amministrazione apostolica dell'Uzbekistan

Collegamenti esterni

  • Annuario pontificio del 2023 e precedenti, in (EN) David Cheney, Amministrazione apostolica dell'Uzbekistan, su Catholic-Hierarchy.org. Modifica su Wikidata
  • (EN) Amministrazione apostolica dell'Uzbekistan, su GCatholic.org.
  • (RU) Sito di informazione cattolico
  • Uzbekistan: 30° anniversario della missione OFMConv, www.ofmconv.net
  Portale Diocesi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di diocesi