Serekht di Antef I su di un blocco calcareo rinvenuto a Tod. Cairo, Museo egizio.
Re dell'Alto e Basso Egitto
Predecessore
Mentuhotep I (come principe di Tebe)
Successore
Antef II
Morte
2121 a.C.[1]
Luogo di sepoltura
necropoli di el-Tarif
Dinastia
XI dinastia egizia
Padre
Mentuhotep I
Antef I ( Hor Sehertawy; ... – 2121 a.C.) è stato un faraone della XI dinastia egizia.
Indice
1Biografia
2Liste reali
3Titolatura
4Altre datazioni
5Note
6Bibliografia
7Altri progetti
8Collegamenti esterni
Biografia
Antef I è stato il primo rappresentante della XI dinastia ad attribuirsi, almeno formalmente, il titolo di Re dell'Alto e del Basso Egitto, ossia di faraone.
Figlio maggiore e successore di Mentuhotep I, molto probabilmente condusse una vittoriosa campagna contro Ankhtifi, potente signore di Ieracompoli fedele al sovrano di Eracleopoli. L'identificazione di questo sovrano avversario è controversa: nella tomba di Ankhtifi viene citato un misterioso re Kaneferra[2] che gli egittologi interpretano come uno dei tanti Neferkara che regnarono durante il periodo heracleopolita. Secondo alcuni studiosi potrebbe trattarsi di Neferkara III[3][4]. Dopo questa azione militare, che lo vide conquistare i governatorati di Ankhtifi a sud di Tebe, oltre alle città di Copto e Dendera (capoluoghi rispettivamente del 5° e 6° nomo dell'Alto Egitto), Antef I adottò i titoli della sovranità su tutto l'Egitto, assumendo il nome Horo Sehertawy.
Antef I dovrebbe aver regnato al massimo 16 anni: il Canone Reale, danneggiato in questo punto, riunisce il suo regno e quello del padre Mentuhotep I in un'unica posizione; tuttavia non vi è alcuna prova di una eventuale coreggenza tra i due[5]. Probabilmente è lui il titolare di una tomba a saff ritrovata ad el-Tarif presso Tebe, nella necropoli nota come cimitero degli Antef.[6] A succedergli sul trono fu il fratello minore, Antef II.
In una raffigurazione realizzata al tempo del discendente Mentuhotep II e proveniente dal tempio di Montu a Tod, Antef I appare come il più antico dei tre Antef che precedettero direttamente Mentuhotep II.
Di questo sovrano si conosce anche una titolatura privata, a conferma che l'assunzione dei titoli della regalità avvenne solamente dopo la vittoria contro il sovrano di Heracleopolis e i suoi alleati:
rpˁ ḥ3t ˁ hr tp ˁ3 n šmˁ ini it=f - Il Nobile di nascita, Signore e Gran Capitano del Sud Intef
2124 a.C. - 2107 a.C. in unione con il regno di Montuhotep I
Note
^Cimmino, dizionario delle dinastie faraoniche, p.470
^Hayes, op. cit. p. 465
^Grimal, op. cit. p. 186
^Cimmino (Storia delle piramidi, 1ª ed., Milano, Rusconi Libri, 1996, pp. 267-268) considera questo Neferkara come Neferkara Kheti salvo poi (Dizionario delle dinastie faraoniche, Milano, Bompiani, 2003, pp. 130-131) identificarlo con Neferkara Meribra.
^Hayes, op. cit. p. 476
^Cimmino, op. cit. p. 137
^(con John Baines), Atlante dell'antico Egitto, ed. italiana a cura di Alessandro Roccati, Istituto geografico De Agostini, 1980 (ed. orig.: Atlas of Ancient Egypt, Facts on File, 1980)
Bibliografia
Franco Cimmino, Dizionario delle dinastie faraoniche, Milano, Bompiani, 2003, pp. 130-137, ISBN 88-452-5531-X.
Alan Gardiner, La civiltà egizia, (Einaudi, Torino, 1997), Oxford University Press, 1961, p. 111, ISBN 88-06-13913-4.
Nicolas Grimal, Storia dell'antico Egitto, 9ª ed., Roma-Bari, Biblioteca Storica Laterza, 2011, pp. 186-190, ISBN 978-88-420-5651-5.
W.C. Hayes, The Middle Kingdom in Egypt, in The Cambridge Ancient History vol 1 part 2: Early History of the Middle East, Cambridge, University Press, 1971 (2006), pp. 465-476, ISBN 0-521-07791-5.
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