Attesa di Dio
Attesa di Dio | |
---|---|
Titolo originale | Attente de Dieu |
Altri titoli | L'attesa di Dio |
Copertina dell'edizione italiana del 1972 | |
Autore | Simone Weil |
1ª ed. originale | 1950 |
1ª ed. italiana | 1954 |
Genere | epistolario, saggio |
Sottogenere | religione |
Lingua originale | francese |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Attesa di Dio (Attente de Dieu) è una raccolta di testi di argomento religioso della filosofa e mistica francese Simone Weil, composti fra il 1941 e il 1942.
L'opera fu pubblicata postuma nel 1950 dalla casa editrice La Colombe[1] e nel 1966 dalla Fayard[2]. Fu tradotta in lingua italiana nel 1954 dall'editore Casini e nel 1972 dalla Rusconi. Nel 2008 è stata ripubblicata per la Biblioteca Adelphi.
Struttura e genesi dell'opera
L'opera comprende sei lettere (fra cui una molto lunga intitolata Autobiografia spirituale) inviate da Simone Weil a Joseph-Marie Perrin, e cinque saggi affidati dalla Weil a Perrin:
- Riflessioni sull'utilità degli studi scolastici, al fine dell'amore di Dio (Réflexions sur le bon usage des études scolaires en vue de l'amour de Dieu, primavera 1942[3])
- L'amore di Dio e la sventura (L'amour de Dieu et le malheur, aprile-maggio 1942[4])
- Forme dell'amore implicito di Dio (Formes de l'amour implicite de Dieu, aprile 1942[4])
- A proposito del Pater (À propos du Pater, autunno 1941[3])
- I tre figli di Noè e la storia della civiltà mediterranea (Les trois fils de Noé et l'histoire de la avilisation méditerranéenne, 1942[5])
Gli scritti furono custoditi da Joseph-Marie Perrin, un domenicano quasi cieco, incontrato dalla Weil a Marsiglia nel giugno del 1941, e divenuto per lei un confidente spirituale.[6]
L'ultima parte dello scritto L'amore di Dio e la sventura è pressoché identico all'inizio di un altro scritto della pensatrice, L'amore di Dio e l'infelicità, di poco successivo, pubblicato nella raccolta L'amore di Dio (1962).[7]
Contenuti
Nelle lettere, composte fra gennaio e maggio del 1942, la Weil – di famiglia israelita e agnostica – racconta il suo avvicinamento al cristianesimo, a partire dall'infanzia («Sono per così dire nata, cresciuta e sempre rimasta nell'ispirazione cristiana»[8]) attraverso le impressioni vissute in Portogallo («Là, improvvisamente, ebbi la certezza che il cristianesimo è per eccellenza la religione degli schiavi, che gli schiavi non possono non aderirvi, ed io con loro»[9]) e le prime esperienze mistiche ad Assisi:
«Mentre ero sola nella piccola cappella romanica del secolo XII di Santa Maria degli Angeli, incomparabile miracolo di purezza, in cui san Francesco ha pregato tanto spesso, qualcosa più forte di me mi ha costretta, per la prima volta in vita mia, a inginocchiarmi.[9]»
Tuttavia, ella spiega a Padre Perrin, in più passaggi, la propria esitazione ad accettare il battesimo, dichiarando fra l'altro:
«Tradirei la verità, cioè quell'aspetto della verità che io scorgo, se abbandonassi la posizione in cui mi trovo sin dalla nascita, cioè il punto di intersezione tra il cristianesimo e tutto ciò che è fuori di esso.[10]»
Edizioni
- Simone Weil, L'attesa di Dio, introduzione di Joseph-Marie Perrin, traduzione di Nicoletta D'Avanzo Puoti, Roma, Casini, 1954, ISBN non esistente.
- Simone Weil, Attesa di Dio, traduzione di Orsola Nemi, introduzione di Benedetto P. d'Angelo, Milano, Rusconi, 1972, ISBN non esistente.
- Simone Weil, Attesa di Dio, a cura di Maria Concetta Sala, con un saggio di Giancarlo Gaeta, Milano, Adelphi, 2008, ISBN 978-88-459-2311-1.
Note
- ^ G. Di Nola, p. 29n.
- ^ M. Marianelli, 116n.
- ^ a b M. Miklos, p. 152.
- ^ a b G. Di Nola, p. 193.
- ^ M. Castellana, p. 128.
- ^ M. Marianelli, p. 40n.
- ^ Nota dell'editore, in S. Weil, L'amore di Dio, Roma, Borla, 2010, p. 50. ISBN 978-88-263-0004-7.
- ^ S. Weil, ed. 1972, p. 24.
- ^ a b S. Weil, ed. 1972, p. 29.
- ^ S. Weil, ed. 1972, p. 39.
Bibliografia
- Mario Castellana, Mistica e rivoluzione in Simone Weil, Manduria, Lacaita, 1979, ISBN non esistente.
- Gerardo Di Nola, Simone Weil. Una voce profetica per i nostri tempi, Bologna, Edizioni Studio Domenicano, 1993, ISBN 88-7094-158-2.
- Massimiliano Marianelli, La metafora ritrovata. Miti e simboli nella filosofia di Simone Weil, Roma, Città Nuova, 2004, ISBN 88-311-3355-1.
- (FR) Mikios Miklos, La métaphysique religieuse de Simone Weil, L'Harmattan, 1997, ISBN 2-7384-5192-6.
Altri progetti
Altri progetti
- Wikiquote
- Wikiquote contiene citazioni da Attesa di Dio
Collegamenti esterni
- Attesa di Dio in Scribd
V · D · M | ||
---|---|---|
Sur la science (1966) · Écrits historiques et politiques (Réflexions sur la guerre) (1960) · Leçons de philosophie de Simone Weil (Roanne 1933-1934) (1959) · Oppression et liberté (1955) · Réflexions sur les causes de la liberté et de l'oppression sociale (1955) · La condition ouvrière (1951) · La source grecque (1953) · Cahiers (1951-1956) · La pesanteur et la grâce (1947) · Poèmes, suivis de Venise sauvée 1968 · Attente de Dieu (1950) · Intuitions pré-chrétiennes (1951) · Pensées sans ordre concernant l'amour de Dieu (1962) · Lettre à un religieux (1951) · La connaissance surnaturelle (1950) · Écrits de Londres et dernières lettres (Note sur la suppression générale des partis politiques) (1957) · L'enracinement. Prélude à une déclaration des devoirs envers l'être humain (1949) | ||
Le opere sono elencate in ordine di composizione; tra parentesi è riportata la data della prima edizione. |
Controllo di autorità | VIAF (EN) 309259278 |
---|