Handeliinae

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Handeliinae
Handelia trichophylla
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùAnthemideae
cladeAsian-southern African grade
Sottotribù Handeliinae
Bremer & Humphries, 1993
Classificazione Cronquist
taxon non contemplato
Generi
(Vedi testo)

Handeliinae Bremer & Humphries, 1993 è una sottotribù di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae e tribù Anthemideae/clade Asian-southern African grade).[1][2][3]

Etimologia

Il nome della sottotribù deriva dal genere Handelia Heimerl, 1922, il cui nome a sua volta è stato dato in onore del botanico austriaco Heinrich Freiherr von Handel-Mazzetti (1882–1940), custode del Museo di Storia Naturale di Vienna.[4]
Il nome scientifico di questo gruppo è stato definito per la prima volta dai botanici Kaare Bremer (1947 - 2009) e Christopher John Humphries (1947-2009) nella pubblicazione "Bulletin of the Natural History Museum. Botany series. London - 23 (2):. 108" del 1993.[5]

Descrizione

Il portamento
Cancrinia krasnoborovii
Infiorescenza
Cancrinia discoidea
I fiori
Richteria

Portamento. Le specie di questa sottotribù sono annuali, bienni oppure perenni, con habitus sia erbaceo (anche legnoso) che di tipo subarbustivo. L'indumento può essere assente o formato da peli basifissi (raramente da peli medifisi).[6][7][8][3][9][10]

Fusto. La parte aerea in genere è eretta, semplice o ramosa.

Foglie. Le foglie disposte in modo alternato hanno in genere una lamina 3-4-pennatosetta o 1-2-pennatopartita.

Infiorescenza. Le sinflorescenze comprendono sia capolini solitari che raggruppati in corimbi più o meno densi. Sono presenti anche sinflorescenze di tipo a pannocchia (Lepidolopsis). Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale di tipo sia radiato che discoide, normalmente con fiori eterogami (raramente omogami). La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae: un peduncolo sorregge un involucro, con forme emisferiche oppure ob-coniche, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, piatte, ampie e a consistenza erbacea (scariose sui margini), sono disposte in modo più o meno embricato su più serie (da 2 a 5). Il ricettacolo in genere è emisferico e privo o provvisto di pagliette a protezione della base dei fiori. Nella tabella sottostante sono indicate alcune caratteristiche specifiche per alcuni generi della sottotribù.

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:

  • fiori del raggio (esterni): sono femminili (neutri, fertili o anche sterili) disposti su una sola serie; la forma è ligulata (zigomorfa); a volte possono mancare o essere sterili;
  • fiori del disco (centrali): sono più numerosi con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi (o funzionalmente maschili).
*/x K {\displaystyle \infty } , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio [11]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: la corolla di solito ha 5 lobi (4 o 6 lobi in Lepidolopsis); in alcuni generi è pelosa (Tanacetopsis e Trichanthemis). I colori sono bianco, rosa o violetto per i fiori periferici, e giallo o blu-violetto per quelli centrali.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami (alternati ai lobi della corolla) sorretti da filamenti generalmente liberi (con collari larghi/snelli); gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo. Il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre non polarizzato. Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).
  • Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate o contigue. I due bracci dello stilo hanno una forma troncata e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.

Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo (a volte il pappo può mancare). La forma degli acheni è cilindrica o ob-conica con sezione trasversale circolare o ellittica. I fianchi sono percorsi da 4 - 5 coste longitudinali. Il pappo è formato da una coroncina apicale con 5 – 50 setole simili a scaglie (Allardia); ma anche da un corto orlo di squame laciniate. Il pericarpo può avere oppure no delle cellule mucillaginifere (le sacche resinose sono sempre assenti).

Alcuni dati sulla struttura dell'infiorescenza

Genere Tipo capolino Numero righe
dell'involucro
Tipo ricettacolo Numero lobi
della corolla
Numero coste
dell'achenio
Allardia radiato 3 - 4 senza pagliette 5 5 - 10 (molto evidenti)
Handelia discoide 3 con pagliette 5 5 (poco evidenti)
Lepidolopsis discoide 3 - 4 senza pagliette 4 - 6 5
Microcephala radiato - discoide 2 - 3 senza pagliette 5 3 - 5
Pseudohandelia discoide 2 - 3 senza pagliette 5 4 - 5 (poco evidenti)
Richteria radiato 2 - 3 senza pagliette 5 5 - 10 (poco evidenti)
Sclerorhachis discoide 2 - 4 con pagliette 5 4 - 7 (poco evidenti)
Tanacetopsis discoide 2 - 3 senza pagliette 5 5 - 7
Trichanthemis radiato - discoide 3 - 5 senza pagliette 5 5 - 8

Biologia

Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[7][8]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo (se presente) il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat

Le specie di questo gruppo sono distribuite solamente in Asia (Iran, Afghanistan, Pakistan, Mongolia e Cina). Nella tabella più sotto sono indicate in dettaglio le distribuzioni relative ai vari generi della sottotribù. L'habitat varia da temperato a subtropicale e in genere si trova in aree aride e desertiche di tipo continentale.

Sistematica

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[12], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[13] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[14]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][10][9]

Filogenesi

Il gruppo di questa voce è descritto nella tribù Anthemideae , una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae). Da un punto di vista filogenetico, la tribù Anthemideae fa parte del supergruppo (o sottofamiglia) "Asteroideae grade"; l'altro è il supergruppo "Non-Asteroideae" contenente il resto delle sottofamiglie delle Asteraceae. All'interno del supergruppo è vicina alle tribù Senecioneae, Calenduleae, Gnaphalieae e Astereae.[15][16]

In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 4 principali lignaggi (o cladi): "Southern hemisphere grade", "Asian-southern African grade", "Eurasian grade" e "Mediterranean clade". La sottotribù di questa voce è compresa nel clade Asian-southern African grade e occupa una posizione vicina al "core" della tribù tra le sottotribù Artemisiinae, Pentziinae e Phymasperminae.[3]

Da un punto di vista filogenetico questa sottotribù è ben supportata da analisi di tipo molecolare anche se alcune delimitazioni sono ancora da verificare più a fondo (Cancrinia Kar. & Kir.). Il cladogramma a lato (estratto dallo studio citato e semplificato) costruito sull'analisi molecolare di alcune specie della sottotribù propone una possibile configurazione filogenetica di questa sottotribù. Ulteriori studi sono comunque necessari per definire meglio la posizione interna di alcuni generi come ad esempio Tanacetopsis (per il momento parafiletico). Inoltre l'habitus simile di Handelia, Lepidolopsis, Pseudohandelia e Sclerorhachis potrebbe sostenere un diverso raggruppamento di questi generi. In realtà oltre al genere citato sopra (Cancrinia), altri generi (Cancriniella Tzvelevc, Polychrysum (Tzvelev) Kovalevsk e Ugamia Pavlovc) potrebbero essere inclusi in Handeliinae “senso lato” se supportati da ulteriori studi.[17]

Storicamente nella struttura interna di questa sottotribù si individuano due gruppi principali:[9]

  • "Handelia Group": Handelia, Lepidolopsis, Microcephala, Polychrysum, Pseudohandelia, Sclerorhachis e Tanacetopsis. In questo si individuano alcuni caratteri costanti come gli steli piuttosto spessi e basalmente villosi, un midollo morbido e foglie fortemente sezionate con lobi filiformi.
  • Cancrinia Group: Allardia, Cancrinia, Cancriniella, Richteria, Trichanthemis e Ugamia. In quest'ultimo gruppo sono state individuate alcune sinapomorfie (habitus compatto, portamento scaposo e brattee involucrali con margini marrone scuro).

Il genere Waldheimia Kar. & Kir. (con 4 specie) occupa una posizione incerta (Incertae sedis) in quanto in alcuni studi è considerato sinonimo del genere Allardia[9] e non in altri.[3]

Il cladogramma seguente, tratto dallo studio citato e semplificato, mostra una possibile configurazione filogenetica della sottotribù (in base al tipo di DNA analizzato sono possibili altre strutture filogenetiche).[3]


Handelia Group

Handelia

Pseudohandelia

Polychrysum

Sclerorhachis

Cancrinia Group

Cancrinia

Trichanthemis

Lepidolopsis (1)

Richteria

Tanacetopsis (1)

Allardia

Ugamia

Nota 1: in altre analisi il genere è descritto all'interno del '"Handelia Group".

I caratteri distintivi delle specie di questa sottotribù sono:[18]

  • l'indumento è fatto di peli basifissi;
  • il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre non polarizzato;
  • il collare del filamento delle antere è largo/snello;
  • il numero cromosomico di base è x = 9 (con alcune eccezioni);

Il numero cromosomico delle varie specie della sottotribù è in prevalenza: 2n =18; raramente è 2n = 14 (Microcephala). Alcuni generi sono poliploidi (come Richteria).

Questa sottotribù ha iniziato a divergere circa 34 milioni di anni fa.[18]

Composizione della sottotribù

La sottotribù comprende 13 generi e 75 specie.[9][3]

Genere N. specie Distribuzione Caratteri più significativi Numeri cromosomici Fiori
Allardia
Decne., 1841
9 Asia centrale Il portamento è erbaceo perenne. - La corolla dei fiori del disco ha 5 lobi terminali. - All'apice degli acheni si trovano 25 - 50 scaglie di uguale lunghezza
Cancrinia
Kar. & Kir., 1842
5 Asia centrale Il pericarpo è glabro sparsamente peloso. - L'achenio è coronato da una serie di scaglie brune.
Cancriniella
Tzvelev, 1961
Una specie:
Cancriniella krascheninnikovii (Rubtzov) Tzvelev, 1961
Kazakhstan
Handelia
Heimerl, 1922
Una specie:
Handelia trichophylla Heimerl, 1922
Asia centro-occidentale L'indumento è formato esclusivamente da peli basifissi. - I fusti sono sparsamente ramificati e fogliosi. - I capolini sono raccolti in densi corimbi. 2n = 18
Lepidolopsis
Poljakov, 1959
2 Asia centro-occidentale L'indumento si compone di peli basifissi. - I capolini sono discoidi. - Tutti i fiori sono ermafroditi. - Il polline è echinato. - Gli acheni possiedono 5 coste laterali e una coroncina apicale di scaglie. 2n = 18
Microcephala
Pobed., 1961
4 Asia centrale I lati degli acheni sono pelosi. - L'apice degli acheni dei fiori del disco possiede una bianca coroncina fimbriata. - L'apice degli acheni dei fiori del raggio è auricolato. 2n = 14
Polychrysum
(Tzvelev) Kovalevsk., 1962
Una specie:
Polychrysum tadshikorum (Kudr.) Kovalevsk., 1962
Afghanistan, Tagikistan e Uzbekistan Le sinflorescenze sono varie (capolini solitari o in lassi o densi corimbi). - La base delle piante è glabra. - Le foglie sono intere, dentate o 1-4-pennatosette. 2n = 18
Pseudohandelia
Tzvelev, 1961
Una specie:Pseudohandelia umbellifera (Boiss.) Tzvelev, 1961 Asia centro-occidentale I capolini formano dei densi corimbi o delle pseudo-ombrelle. - La forma degli acheni è strettamente cilindrica, talvolta sono arcuati. - Il pericarpo è tubercolato.
Richteria
Kar. & Kir., 1842
11 Asia centrale L'apice degli acheni ha una corona di 4 - 12 scaglie. - Il pericarpo è glabro. 2n = 18 (specie poliploidi)
Sclerorhachis
Rech.f., 1969
8 Asia centro-occidentale L'indumento è esclusivamente formato da peli basifissi. - La parte aerea è poco ramosa e con poche foglie. - I capolini sono raccolti in lassi corimbi. 2n = 18
Tanacetopsis
(Tzvelev) Kovalevsk., 1962
24 Asia centro-occidentale I capolini raggruppati in densi o lassi corimbi, raramente sono solitari. - L'involucro ha delle forme emisferiche con le brattee disposte su 2 - 3 file. - L'apice degli acheni ha una coroncina obliqua formata da scaglie libere o basalmente connate.
Trichanthemis
Regel & Schmalh., 1877
6 Asia centrale-occidentale (Afghanistan, Kazakhstan, Kirgizstan, Tadzhikistan, Uzbekistan) Il portamento di queste specie è erbaceo perenne o subarbustivo. - Gli acheni sono densamente pelosi. - L'apice degli acheni possiede un corona di 4 - 12 scaglie.
Ugamia
Pavlov, 1950.
Una specie:
Ugamia angrenica (Krasch.) Pavlov, 1950
Kazakhstan, Kirghizistan, Uzbekistan I peduncoli dei capolini sono brevi e annuenti. - Le scaglie degli acheni sono bianche. - Il pericarpo è densamente peloso.

Sinonimi

  • Cancriniinae Bremer & Humphries (1993)

Note

  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ Susanna et al. 2020
  3. ^ a b c d e f Oberprieler et al. 2022
  4. ^ David Gledhill 2008, p. 114
  5. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 15 agosto 2024.
  6. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1
  7. ^ a b Strasburger 2007, pag. 860
  8. ^ a b Judd 2007, pag.517
  9. ^ a b c d e Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 361.
  10. ^ a b Funk & Susanna, pag. 644.
  11. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  12. ^ Judd 2007, pag. 520.
  13. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  14. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.
  15. ^ Mandel et al. 2019
  16. ^ Zhang et al. 2021
  17. ^ Oberprieler et al. 2007
  18. ^ a b Introducion to the Anthemideae (PDF), su compositae.org. URL consultato il 16 agosto 2024.

Bibliografia

  • Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
  • V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
  • Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
  • Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Seconda edizione., Bologna, Edagricole, 2018.
  • Alfonso Susanna et al., The classification of the Compositae: A tribute to Vicki Ann Funk (1947–2019, in Taxon, vol. 69, n. 4, 2020, pp. 807-814.
  • Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore., 1960.
  • Jennifer R. Mandel, Rebecca B. Dikow, Carolina M. Siniscalchi, Ramhari Thapa, Linda E. Watson and Vicki A. Funk, A fully resolved backbone phylogeny reveals numerous dispersals and explosive diversifications throughout the history of Asteraceae, in PNAS, vol. 116, n. 28, 2019, pp. 14083-14088.
  • Caifei Zhang, Chien-Hsun Huang, Mian Liu, Yi Hu, Jose L. Panero, Federico Luebert, Tiangang Gao, Hong Ma, Phylotranscriptomic insights into Asteraceae diversity, polyploidy, and morphological innovation, in JIPB, vol. 63, n. 7, 2021, pp. 1273-1293.
  • Christoph Oberprieler; Alisha Töpfer; Marco Dorfner; Miriam Stock; Robert Vogt, An updated subtribal classification of Compositae tribe Anthemideae based on extended phylogenetic reconstructions, in Willdenowia, vol. 52, n. 1, 2022, pp. 117-149.
  • David Gledhill, The name of plants, Cambridge, Cambridge University Press, 2008.
  • Christoph Oberprieler, Sven Himmelreich, Robert Vogt, A new subtribal classification of the tribe Anthemideae (Compositae), in Willdenowia, vol. 37, n. 1, 2007, pp. 89-114.

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