Immunofenotipizzazione

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L''immunofenotipizzazione è il processo di classificazione di cellule o linee cellulari basata su differenze strutturali e funzionali, attraverso un insieme di metodi di riconoscimento, quantificazione e localizzazione per mezzo di reagenti immunologici.[1][2]

Può essere effettuata su campioni cellulari provenienti da tessuti biologici diversi: sangue periferico, midollo osseo, linfonodi, milza, liquor, versamenti cavitari, peritoneali, pleurici etc. L'immunofenotipizzazione può essere utilizzata nella diagnostica immunologica o oncologica o nelle ricerche sui processi di differenziazione e proliferazione cellulare. Le principali tecniche analitiche sono: l’immunoistochimica, l’immunocitochimica e la citofluorimetria. Quest'ultima, in particolare, permette di identificare gli antigeni di superficie, citoplasmatici o nucleari, per mezzo di anticorpi monoclonali coniugati con fluorocromi.[3]

Di ampio utilizzo la identificazione e conta di alcuni marcatori tumorali, proteine e glicoproteine espressione di stadi differenziativi o funzionali che possono indicare l'origine della neoplasia. [4]

Note

  1. ^ MERRIAM-WEBSTER MEDICAL DICTIONARY
  2. ^ MESH: Immunophenotyping
  3. ^ Carla Valtriani, Carlo Hurle: Citofluorimetria a flusso
  4. ^ Maria Elena Gelain: Disordini ematopoietici neoplastici

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