Leucanthemella

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Leucanthemella
Leucanthemella serotina
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùAnthemideae
cladeAsian-southern African grade
SottotribùArtemisiinae
Genere Leucanthemella
Tzvelev, 1961
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùAnthemideae
Genere Leucanthemella
Specie
(Vedi testo)

Leucanthemella Tzvelev, 1961 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Anthemideae (Asian-southern African grade) e sottotribù Artemisiinae.[1][2][3]

Etimologia

Il nome del genere deriva dal nome del genere Leucanthemum con l'aggiunta del diminutivo latino "-ella".[4]

Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico Nikolai Nikolaievich Tzvelev (1925-2015) nella pubblicazione " Flora URSS (Flora Unionis Rerumpublicarum Sovieticarum Socialisticarum)..." ( Fl. URSS 26: 137 ) del 1961.[5]

Descrizione

Il portamento
Leucanthemella linearis

Portamento. Le specie di questa genere sono erbe perenni. L'indumento è assente, oppure consiste in brevi peli ghiandolari (medifissi o basifissi - secondo il tipo di attaccatura) o anche di altro tipo (stellato o tomentoso). Non sono piante aromatiche e neppure rizomatose (oppure i rizomi sono prostrati).[6][7][8][9][10][3][11][4]

Fusto. La parte aerea in genere è eretta e scaposa, appena ramosa. Altezza media: 50 - 150 cm.

Foglie. Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alterno e sessile con lamina intera o seghettata con forme da oblunghe a lanceolate (pennate). Le basi a volte sono più o meno abbraccianti. I margini delle foglie spesso hanno 2 – 4 lobi in posizione prossimale e sono seghettati distalmente. La superficie è ghiandolare-puntata (pelosa o glabra).

Infiorescenza. Le sinflorescenze sono formate da capolini solitari o 2 - 3 raccolti in modo corimboso lasso. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale peduncolato di tipo radiato eterogamo. I capolini sono formati da un involucro, con forme da meniscoidi a emisferiche, composto da 30 - 50 brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, piatte, con forme da ovate o obovate a oblanceolate (non carenate abassialmente), con margini e apici scariosi (le punte non sono notevolmente dilatate) e a consistenza erbacea, sono disposte in modo più o meno embricato su più serie (da 2 a 3). Il ricettacolo, convesso, è sprovvisto di pagliette avvolgenti la base dei fiori. Diametro degli involucri: 12 - 25 mm.

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:

  • fiori del raggio (esterni): da 21 a 34 per capolino, sono femminili, sterili e sono disposti su una serie; la forma è ligulata (zigomorfa);
  • fiori del disco (centrali): sono più numerosi (da 100 a 150) con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi fertili.
*/x K {\displaystyle \infty } , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio [12]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • fiori del raggio: la forma della corolla alla base è più o meno tubulosa, mentre all'apice è ligulata con forme da ovali a lineari; la ligula può terminare con alcuni denti; il colore è bianco;
  • fiori del disco: la forma è tubulare-cilindrica, mentre all'apice si allarga in modo campanulato bruscamente divaricata in 5 lobi; i lobi, patenti o eretti, hanno una forma deltata; il colore in genere è giallo.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami (alternati ai lobi della corolla) sorretti da filamenti generalmente liberi e sottili; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo. Le antere possono essere sia di tipo basifissa che medifissa (ossia attaccate al filamento per la base – nel primo caso; oppure in un punto intermedio – nel secondo caso).[13] Questa caratteristica ha valore tassonomico in quanto distingue i generi gli uni dagli altri. Le basi delle antere sono ottuse con appendice apicale ovata o ellittico-ovata. Il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) non è polarizzato. Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è più o meno echinato (con punte sporgenti).
  • Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate o contigue. I due bracci dello stilo hanno una forma troncata e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.

Frutti. I frutti sono degli acheni senza pappo. Gli acheni hanno una forma strettamente obovoide (diritta o leggermente curva) con 8 - 12 coste longitudinali; l'apice in genere è arrotondato con un anello marginale. Il pericarpo è privo delle cellule mucillaginifere e delle sacche di resina.

Biologia

Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[7][8]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo (se presente) il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat

Le specie di questo genere sono distribuite in Europa orientale, Cina nord-orientale (in America del Nord Est è introdotta e naturalizzata).[2]

Sistematica

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[14], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[15] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[16]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][9][10]

Filogenesi

Il gruppo di questa voce è descritto nella tribù Anthemideae, una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae). In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 4 principali lignaggi (o cladi): "Southern hemisphere grade", "Asian-southern African grade", "Eurasian grade" e "Mediterranean clade". Il genere Leucanthemella (insieme alla sottotribù Artemisiinae) è incluso nel clade Asian-southern African grade.[3].

Da un punto di vista filogenetico il genere Leucanthemella occupa, nell'ambito della sottotribù, una posizione basale insieme ai generi Artemisiella , Brachanthemum, Hulteniella, Lepidolopha, Hippolytia e Nipponanthemum .[3] In tassonomie precedenti il genere di questa voce era descritto all'interno del "Handelia Group".[10]

I caratteri distintivi del genere sono:[10]

  • i fiori del raggio sono sterili;
  • il ricettacolo è sparsamente peloso o glabro;
  • gli acheni sono più o meno privi di corona.

Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 18.[10]

In base all'"orologio molecolare" questo genere ha iniziato a divergere tra 4 e 3 milioni di anni fa insieme ai generi Stilpnolepis, Phaeostigma e Filifolium .[3]

Elenco delle specie

Questo genere ha 2 specie:[2]

  • Leucanthemella linearis (Matsum.) Tzvelev
  • Leucanthemella serotina (L.) Tzvelev

Sinonimi

Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]

  • Decaneurum Sch.Bip.

Note

  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b c d World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato l'11 agosto 2024.
  3. ^ a b c d e Oberprieler et al. 2022
  4. ^ a b eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato l'11 agosto 2024.
  5. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato l'11 agosto 2024.
  6. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1
  7. ^ a b Strasburger 2007, pag. 860
  8. ^ a b Judd 2007, pag.517
  9. ^ a b Funk & Susanna 2009, p. 644.
  10. ^ a b c d e Kadereit & Jeffrey 2007, p. 363.
  11. ^ eFloras - Flora of North America, su efloras.org. URL consultato l'11 agosto 2024.
  12. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  13. ^ Musmarra 1996.
  14. ^ Judd 2007, pag. 520.
  15. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  16. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.

Bibliografia

  • Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
  • V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
  • Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
  • Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Seconda edizione., Bologna, Edagricole, 2018.
  • Alfonso Susanna et al., The classification of the Compositae: A tribute to Vicki Ann Funk (1947–2019, in Taxon, vol. 69, n. 4, 2020, pp. 807-814.
  • Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore., 1960.
  • Christoph Oberprieler; Alisha Töpfer; Marco Dorfner; Miriam Stock; Robert Vogt, An updated subtribal classification of Compositae tribe Anthemideae based on extended phylogenetic reconstructions, in Willdenowia, vol. 52, n. 1, 2022, pp. 117-149.

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  • Leucanthemella Royal Botanic Gardens KEW - Database
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