Linochilus

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Linochilus
Linochilus phylicoides
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùAstereae

Baccharis lineage

SottotribùBaccharidinae
Genere Linochilus
Benth., 1845
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùAstereae
Genere Linochilus
Specie
(Vedi testo)

Linochilus Benth., 1845 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae (Baccharis lineage) e sottotribù Baccharidinae.[1][2][3]

Etimologia

Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico George Bentham (1800-1884) nella pubblicazione " Plantas Hartwegianas imprimis Mexicanas . . . Londini" ( Pl. Hartw. [Bentham] 197) del 1845.[4]

Descrizione

Il portamento
Linochilus rupestris
Le foglie
Linochilus rosmarinifolius
Infiorescenza
Linochilus tenuifolius
I fiori
Linochilus floribundus

Portamento. Le specie di questo genere hanno un habitus di tipo arbustivo o piccolo-arboreo.[5][6][7][8][9][10]

Fusto. La parte aerea è legnosa, eretta e ramosa. I rami hanno una sezione cilindrica e sono minutamente costoluti (striati in vecchiaia), con superfici tomentose o glabre oppure ghiandolose. Altezza media: da 0,1 a 10 metri.

Foglie. Le foglie sono disposte in modo alternato; sono pseudopicciolate o sessili. La lamina è intera e mucronata con varie forme (lineari, lanceolate, ellissoidali, oblunghe, ovate o obovate). I margini sono interi, dentellati o seghettati; la consistenza varia da membranosa a coriacea. Le foglie possono essere revolute, ma talvolta sono piatte. La superficie è percorsa da 1 – 3 nervi. Dimensioni medie della lamina: lunghezza 3 – 230 mm; larghezza 0,7 – 85,0 mm.

Infiorescenza. Le sinflorescenze sono composte da diversi capolini (fino a 100) raccolti in formazioni corimbose. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale peduncolato normalmente di tipo radiato Glossario botanicoE#eterogamo (raramente sono disciformi). I capolini sono formati da un involucro, con forme tubolari, cupolari, campanulate o subconiche, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, non carenate, con forme da ovate a lineari e a consistenza erbacea (i margini possono essere coriacei), sono disposte in modo più o meno embricato su 3 - 7 serie. Il ricettacolo, alveolato e spesso muricato, in genere è nudo ossia senza pagliette a protezione della base dei fiori; la forma è piatta o da convessa a conica. Dimensioni dell'involucro: lunghezza 4 – 15 mm; diametro 3 – 15 mm.

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:

  • fiori del raggio (esterni): da 5 a 140 per capolino sono femminili e sono disposti su più serie; sono principalmente ligulati (zigomorfi);
  • fiori del disco (centrali): sono da 3 a 114 con forme tubulose (attinomorfe); sono funzionalmente maschili.
*/x K {\displaystyle \infty } , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[11]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla:
    • fiori del raggio: la forma della corolla alla base è tubulosa, mentre all'apice è ligulata più o meno con 3 lobi; il colore varia da bianco a viola; lunghezza della corolla: 2,5 - 15 mm;
    • fiori del disco: la forma è tubulare divaricata a campana in 5 lobi; i lobi, patenti o eretti, hanno una forma deltata o più o meno lanceolata; il colore è biancastro, verde, giallo o viola; lunghezza delle corolle: 3 – 9 mm.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) alla base sono troncate e sono lievemente auricolate (molto raramente sono speronate o hanno una coda); le appendici apicali delle antere hanno delle forme piatte e lanceolate; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).[9][12]
  • Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.[5] Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate.[13] I due bracci dello stilo hanno una forma lanceolata a deltoide e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.

Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo:

  • achenio: è piccolo e di colore marrone chiaro; la forma è cilindrica/prismatica (o compressa) con alcune coste (o nervi) longitudinali;
  • pappo: è composto da setole filiformi disposte su due serie colorate di paglierino, rossastro o violaceo.

Biologia

Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[6][7]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat

Le specie di questo genere sono distribuite in America centrale.[3]

Sistematica

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[14], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[15] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[16]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][8][9]

Filogenesi

La tribù Astereae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae) comprende circa 40 sottotribù. In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 5 principali lignaggi:[2]

  • Basal grade: include alcuni generi isolati, il gruppo "South American-Oceania", alcune sottotribù africane e il gruppo dei generi legnosi del Madagascar.
  • Bellis lineage: comprende le sottotribù eurasiatiche e una sottotribù africana.
  • Aster lineage: include i generi asiatici di Asterinae e i principali gruppi dell'Australia e dell'Oceania.
  • Baccharis lineage: include alcuni gruppi sudamericani.
  • North American lineage: include la vasta gamma di sottotribù del Nordamerica, Messico e alcuni gruppi distribuiti nel Sudamerica.

Il genere Linochilus (insieme alla sottotribù Baccharidinae) è incluso nel lignaggio "Baccharis lineage" relativo agli areali del Sud America. La sottotribù Baccharidinae è divisa in 9 gruppi. Il genere di questa voce è incluso nel " Linochilus group".[2]

I caratteri distintivi del genere sono:[10]

  • il portamento è arbustivo o piccolo-arboreo fino a 10 m;
  • le sinflorescenze sono formate da oltre 100 capolini;
  • le ligule dei fiori del raggio sono lunghe al massimo 9 mm;
  • l'habitat è relativo alla parte alta della foresta andina.

Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 18.[9]

Elenco delle specie

Questo genere ha 59 specie:[3]

  • Linochilus alveolatus (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus anactinotus (Wedd.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus antioquensis (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus apiculatus (S.F.Blake) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus bicolor (S.F.Blake) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus camargoanus (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus cayambensis (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus chrysotrichus (S.Díaz & Restrepo) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus cinerascens (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus colombianus (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus coriaceus (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus crassifolius (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus cyparissias (Wedd.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus ellipticus (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus eriophorus (Wedd.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus farallonensis (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus floribundus Benth.
  • Linochilus fosbergii (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus frontinensis (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus glutinosus (S.F.Blake) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus grantii (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus heterophyllus (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus huertasii (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus inesianus (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus jaramilloi (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus jenesanus (S.Díaz & M.E.Morales) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus juajibioyi (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus juliani (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus lacunosus (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus leiocladus (S.F.Blake) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus micradenius (S.F.Blake) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus mutiscuanus (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus nevadensis (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus oblongifolius (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus obtusus (S.F.Blake) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus ocanensis (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus ochraceus (Kunth) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus parvifolius (S.F.Blake) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus perijaensis (S.Díaz & G.P.Méndez) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus phylicoides (Kunth) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus pittieri (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus rangelii (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus revolutus (S.F.Blake) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus rhododendroides (Hieron.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus rhomboidalis (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus ritterbushii (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus romeroi (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus rosmarinifolius Benth.
  • Linochilus rupestris (Kunth) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus santamartae (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus saxatilis (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus schultzii (Wedd.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus tachirensis (V.M.Badillo) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus tamanus (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus tenuifolius (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus tergocanus (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus venezuelensis (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus violaceus (Cuatrec.) Saldivia & O.M.Vargas
  • Linochilus weddellii (S.F.Blake) Saldivia & O.M.Vargas

Sinonimi

Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[3]

  • Piofontia Cuatrec.

Note

  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b c Nesom 2020.
  3. ^ a b c d World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 1º febbraio 2024.
  4. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 1º febbraio 2024.
  5. ^ a b Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
  6. ^ a b Strasburger 2007, pag. 860.
  7. ^ a b Judd 2007, pag.517.
  8. ^ a b Funk & Susanna 2009, p. 612.
  9. ^ a b c d Kadereit & Jeffrey 2007, p. 310.
  10. ^ a b Vargas 2018.
  11. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  12. ^ eFloras - Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 15 febbraio 2012.
  13. ^ Judd 2007, pag. 522.
  14. ^ Judd 2007, pag. 520.
  15. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  16. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.

Bibliografia

  • Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
  • V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
  • Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
  • Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Seconda edizione., Bologna, Edagricole, 2018.
  • Alfonso Susanna et al., The classification of the Compositae: A tribute to Vicki Ann Funk (1947–2019, in Taxon, vol. 69, n. 4, 2020, pp. 807-814.
  • Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore., 1960.
  • Jennifer R. Mandel, Rebecca B. Dikow, Carolina M. Siniscalchi, Ramhari Thapa, Linda E. Watson and Vicki A. Funk, A fully resolved backbone phylogeny reveals numerous dispersals and explosive diversifications throughout the history of Asteraceae, in PNAS, vol. 116, n. 28, 2019, pp. 14083-14088.
  • Caifei Zhang, Chien-Hsun Huang, Mian Liu, Yi Hu, Jose L. Panero, Federico Luebert, Tiangang Gao, Hong Ma, Phylotranscriptomic insights into Asteraceae diversity, polyploidy, and morphological innovation, in JIPB, vol. 63, n. 7, 2021, pp. 1273-1293.
  • Guy L. Nesom, Revised subtribal classification of Astereae (Asteraceae) (PDF), in Phytoneuron, vol. 53, 2020, pp. 1-39.
  • Oscar M. Vargas, Reinstatement of the Genus Piofontia: A Phylogenomic-based Study Reveals the Biphyletic Nature of Diplostephium (Asteraceae: Astereae, in Systematic Botany, vol. 43, n. 2, 2018, pp. 485-496.

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