Sergio Porcedda
Sergio Porcedda (Cagliari, 2 dicembre 1959) è un imprenditore italiano.
Attività imprenditoriale
Porcedda si forma nel settore della moda (abbigliamento e calzature), in seguito diversifica le proprie attività operando nel settore turistico e nel settore della ricettività alberghiera, immobiliare e finanziaria. È stato consigliere d'amministrazione della Banca di Cagliari e della SFIRS (Società Finanziaria Regione Sardegna). Possiede numerose attività, fra le quali Il Lido a Cagliari ed è proprietario della discoteca Tsunami. Socio della Baie Investimenti Turistici, società che fino al 23 dicembre 2010 possedeva l'Hotel Riviera a Carloforte, passato al Bologna FC 1909 e impegnato per evitare il fallimento della società stessa. Di fatto l'hotel è servito a chiudere i conti della società che aveva un patrimonio netto negativo. Viene arrestato il 7 febbraio 2013 dalla Guardia di Finanza con l'accusa di bancarotta fraudolenta nel fallimento della clinica privata "Città di Quartu".[1]
Attività sportiva
Nel 2005 Porcedda provò ad entrare nel mondo del calcio, cercando di rilevare il Cagliari Calcio di Massimo Cellino, ma senza successo[2].
Nell'estate del 2010 rileva l'80% del pacchetto azionario della società calcistica Bologna, fino a quel momento in mano alla famiglia Menarini, assumendone la presidenza.[1]
Nel club inserisce, oltre al figlio Andrea (consigliere), Silvino Marras, amministratore delegato, e Carmine Longo, direttore sportivo dei rossoblu. Vice presidente è il suo amico Lorenzo Giannuzzi, nonché direttore del Forte Village.
La loro gestione è contraddistinta da un calciomercato molto attivo, con un deciso rinnovamento dell'organico, e dall'esonero del tecnico Franco Colomba all'immediata vigilia del campionato. È però sul piano societario che emergono problematiche di natura economica che sfociano, il 18 novembre 2010, nel deferimento di Sergio Porcedda e di Silvino Marras alla Commissione Disciplinare Nazionale dal Procuratore Federale, a seguito di segnalazione della COVISOC "per la mancata attestazione agli Organi Federali competenti del pagamento delle ritenute IRPEF relative agli emolumenti dovuti per le mensilità di maggio e giugno 2010, nei termini stabiliti dalle disposizioni federali". Viene anche deferito il Bologna Calcio "a titolo di responsabilità diretta per le violazioni disciplinari ascritte ai propri legali rappresentanti".
A seguito di tale deferimento Porcedda e Marras vengono inibiti per 6 mesi ed il Bologna penalizzato di un punto in classifica da scontare nel campionato in corso[3].
Il 19 novembre Porcedda, a causa delle contestazioni della tifoseria è costretto a lasciare il centro tecnico del Bologna scortato dalla polizia.
Il 17 dicembre Sergio Porcedda, assieme all'amministratore delegato Silvino Marras, è nuovamente deferito "per la mancata attestazione agli Organi Federali competenti del pagamento degli emolumenti dovuti ai propri tesserati per le mensilità di luglio, agosto e settembre 2010, entro il termine del 15/11/2010 stabilito dalle disposizioni federali" e "per la mancata attestazione agli Organi Federali competenti del pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Enpals relativi agli emolumenti dovuti ai propri tesserati per le mensilità di luglio, agosto e settembre 2010, entro il termine del 15 novembre 2010 stabilito dalle disposizioni federali". Il Bologna Calcio viene rimesso in vendita e ceduto poi alla cordata imprenditoriale "Comitato Bologna 2010", guidata da Massimo Zanetti[4], proprietario dell'azienda di caffè Segafredo Zanetti. Il 13 gennaio 2011 Porcedda, che non si presenta in Procura federale né fornisce una memoria difensiva, viene inibito nuovamente per 6 mesi dalla Commissione disciplinare nazionale, mentre il Bologna calcio subisce un'ulteriore penalizzazione di due punti in classifica, Marras patteggia 2 mesi e 20 giorni.
Note
- ^ a b Porcedda arrestato dalla Guardia di Finanza 7-2-2013
- ^ Porcedda e Cerina «Noi e Cellino siamo alla pari», su archiviostorico.gazzetta.it, 27 novembre 2005.
- ^ Disciplinare: un punto di penalizzazione, su bolognafc.it, 2 dicembre 2010.
- ^ Bologna: accordo passaggio proprietà, su ansa.it, 19 dicembre 2010.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- ansa.it: Arrestato Porcedda ex-presidente del Bologna
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L. Rauch (1909) · P. Borghesani (1910) · E. Arnstein (1910) · D. Gori (1910-12) · R. Minelli (1912-16) · A. Gazzoni (1916-18) · R. Minelli (1918-19) · C. Medica (1919-21) · A. Sbarberi (1921-22) · A. Turri (1922) · R. Murè (1923) · E. Masetti (1923-25) · P. Graziani (1925-28) · G. Bonaveri (1928-34) · R. Dall'Ara (1934-64) · L. Goldoni (1964-68) · R. Venturi (1968-70) · F. Montanari (1970-72) · L. Conti (1972-79) · T. Fabbretti (1979-83) · G. Brizzi (1983-85) · L. Corioni (1985-91) · P. Gnudi (1991-93) · G. Gazzoni Frascara (1993-2002) · R. Cipollini (2002-05) · A. Cazzola (2005-08) · F. Menarini (2008-10) · S. Porcedda (2010) · M. Zanetti, G. Morandi (2010-2011) · M. Pavignani, G. Morandi (2011) · A. Guaraldi (2011-14) · J. Tacopina, J. Saputo (2014-15) · J. Saputo (2015-presente) |
Predecessore | Presidente del Bologna | Successore |
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Francesca Menarini | giugno 2010 — dicembre 2010 | Massimo Zanetti |