Vittorio Heusch
Vittorio Heusch | |
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Nascita | Livorno, 1919 |
Morte | Quadrivio di Selenj Jar, 30 dicembre 1942 |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Corpo | Alpini |
Unità | Battaglione alpini "Vicenza", 9º Reggimento, 3ª Divisione alpina "Julia" |
Reparto | 59ª Compagnia |
Anni di servizio | 1940-1942 |
Grado | Sottotenente di complemento |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Campagne | Campagna italiana di Grecia Campagna italiana di Russia |
Battaglie | Seconda battaglia difensiva del Don |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Labaro[1] | |
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Manuale |
Vittorio Heusch (Livorno, 1919 – Quadrivio di Selenj Jar, 30 dicembre 1942) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.
Biografia
Nacque a Livorno nel 1919, figlio di Giulio, caduto in guerra, e di Margherita Antonelli.[2] Iscrittosi alla Facoltà di Medicina dell'Università di Roma frequentò fino al IV anno, quando si arruolò volontario nel Regio Esercito, nascondendo il fatto di esser studente di medicina per entrare nella Scuola Allievi Ufficiali di Bassano del Grappa, ed essere assegnato ai reparti da combattimento.[2]
Al termine della scuola fu mandato al battaglione alpini "Vicenza", 9º Reggimento,[2] della 3ª Divisione alpina "Julia" che raggiunge il 1 febbraio 1941 in Albania. Rientrato in Italia nel luglio successivo viene trattenuto in servizio, e nell'agosto 1942 parte per il fronte russo come comandante di un plotone mitraglieri della 3ª Divisione alpina "Julia".[2] Il 30 dicembre, durante la seconda battaglia difensiva del Don, il suo battaglione è attaccato da ingenti forze di fanteria nemica appoggiate da 25 carri armati.[2] Nel corso della strenua difesa guidò un contrattacco a colpi di bombe a mano e nonostante fosse rimasto ferito continuò a combattere fino a che non rimase ucciso.[2] Nel maggio 1948 gli fu assegnata la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[1]
Onorificenze
— Decreto del Presidente della Repubblica 20 maggio 1948[4]
Note
- ^ a b Bianchi, Cattaneo 2011, p. 356.
- ^ a b c d e f Bianchi, Cattaneo 2011, p. 357.
- ^ Quirinale - scheda - visto 3 marzo 2016
- ^ Registrato alla Corte dei Conti il 12 gennaio 1949, Esercito registro 1 , foglio 330.
Bibliografia
- Andrea Bianchi e Mariolina Cattaneo, I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Labaro, Associazione Nazionale Alpini, 2011, ISBN 978-88-902153-1-5.
- Andrea Bianchi, I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Medagliere, Associazione Nazionale Alpini, 2012, ISBN 978-88-902153-2-2.
- Giulio Bedeschi, Centomila gavette di ghiaccio, Milano, Ugo Mursia, 1994, ISBN 88-425-1746-1.
- Giovanni Messe, La guerra al fronte russo, Milano, Ugo Mursia Editore, 2005, ISBN 88-425-3348-3.
- Ermenegildo Moro, Selenyl Jar - Il Quadrivio Insanguinato, il Battaglione alpini l'Aquila nella campagna di Russia, Milano, Ed. Cavallotti, 1973.
- Mario Rigoni Stern, Il sergente nella neve, Torino, Einaudi Ragazzi, 2001, ISBN 88-7926-359-5.
Collegamenti esterni
- Heusch, Vittorio, su Combattenti Liberazione. URL consultato il 18 marzo 2023.
- Sito Vecio - Scheda del 9º Reggimento - visto 2 marzo 2016